Viterbo, la classe in riva al mare: per due giorni gli alunni traslocano in spiaggia

di Redazione Roma

Progetto dei pedagogisti della scuola di vela Mal di Mare: «Sperimentare nuove forme di scolarità, inclusive e terapeutiche»

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/23_maggio_08/viterbo-la-classe-in-riva-al-mare-per-due-giorni-gli-alunni-traslocano-in-spiaggia-4b0d80a1-d32f-4320-aada-ac7230321xlk.shtml

Quando il mare diventa casa per tutti

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Tra il Lazio e la Toscana c’è una scuola di vela mediterranea, unica nel suo genere, perché fa corsi integrati con residenzialità. Per sette giorni, senza cellulari, bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni, disabili e non, migranti e non, persone di varia provenienza, cultura e fede religiosa, imparano a superare l’ostacolo della diversità. Cifra distintiva è l’inclusione sociale e il mare che si conferma luogo di incontro, cura di sé e degli altri

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-03/laudato-si-enciclica-scuola-vela-disabili.html

COSTRUIAMO INSIEME LA NUOVA SCUOLA MAL DI MARE.

La scuola di vela residenziale Mal di Mare è una scuola fondata nel 1995 a Pescia Romana. Dagli anni ‘90 in poi ha costruito con i propri maestri e con gli allievi dei valori umani che nel tempo hanno sostenuto i nostri percorsi inclusivi.
La scuola perde dal prossimo 2024 la foresteria nel villaggio dove stava da circa 30 anni. Dopo mille promesse, come spesso succede, ci siamo ritrovati da soli a cercare di salvare il lavoro dei Maestri e lo spazio per gli allievi, anche con disabilità.
Costruiremo la nuova scuola su un terreno limitrofo alla sistemazione attuale e per farlo occorreranno soldi e tempo. Occorrerà l’aiuto di tutti!
Vi chiediamo di destinare il vostro 5×1000 per aiutare a realizzare la nuova scuola. Una raccolta popolare che possa dare una mano a difendere questo avamposto del mare e del suo magistero, un antidoto micidiale all’indifferenza e alla violenza educativa!
Nella dichiarazione dei redditi scrivete il nostro codice fiscale alla voce 5×1000:
CF: 97153460585

10 dicembre – Giornata mondiale dei diritti umani

La scuola di vela Mal di Mare festeggia con due eventi straordinari!

Ore 10,00 – Porto Turistico di Ostia (Roma)

Uscita dimostrativa con barche Hansa 303 della Federazione, con gli allievi della Scuola Mal di Mare e di altre scuole, aperta a ogni abilità.
Vi informiamo fin da adesso che il numero dei posti per l’uscita in mare è limitato; quindi, è necessario effettuare una prenotazione a info@maldimare.org

Ore 18,00 – Montalto di Castro

Incontro pubblico nella sala del Complesso monumentale di San Sisto
“Guardando la terra dal mare” è il nome del progetto educativo e inclusivo che la Scuola di Vela Mal di Mare sta promuovendo in tre Comuni del litorale: Capalbio, Montalto di Castro
e Monte Argentario.

Alla presentazione interverranno:

Emanuela Socciarelli, Sindaco di Montalto di Castro
Gianfranco Chelini, Sindaco di Capalbio
Annamaria Fabi, Vice Sindaco Montalto di Castro
Giuseppe D’Amico, Vicepresidente Federazione Italiana Vela
Lorenzo Costa, Consigliere nazionale UVS
Veli Palushi, maestro di vela Mal di Mare
Suor Linda Pocher, Docente Università Pontificia Auxilium
Sante Cruciani, Docente della Università della Tuscia
Riccardo Bosi, Medico Pediatra
Con la partecipazione della
Capitaneria di porto di Civitavecchia – Guardia Costiera

Conclusioni
Mauro Pandimiglio, Presidente S.V. Mal di Mare

2° Incontro sulla Pedagogia nel Mare

Buonvento!

  • Seguono gli incontri “Mal di Mare” sulla pedagogia nel mare condotti da Mauro Pandimiglio. Prossimo appuntamento sabato 19 novembre alle ore 15,30.
  • Gli incontri sono gratuiti, ma è obbligatorio prenotare. Sono rivolti a tutti coloro che per un motivo o un altro si occupano di processi educativi. Studenti, Genitori, Docenti, Educatori, Medici, Pediatri, Psicologi, Pedagogisti, eccetera.
  • Nel precedente incontro abbiamo parlato di trauma e della ricerca del Capitano, ma verso la fine è emerso un vivo interesse anche per gli stati di tensione e paura.
  • Ricominceremo da qui per osservare insieme cosa fa germinare tali emozioni, come possiamo gestirle meglio e cosa dovremmo fare se incontriamo la paura nell’altro.
  • Un termine che sta andando di moda è “Comfort zone” per indicare il nostro porto sicuro. Uscirne è l’azzardo indispensabile per dare un senso alla propria vita. L’immagine del porto sicuro e del prendere il largo con la propria barca esce dalla metafora per farsi realtà e setting di osservazione delle nostre relazioni. Provenendo filogeneticamente dal mare, possiamo tornare al mare e ritrovarvi un sentire particolare, forse anche una terapia che possa riconnettere le parti che sentiamo divise o fratturate.
  • Ci vediamo il 19.

Incontri sulla Pedagogia nel Mare

Carissimi,
invece di aspettare l’aiuto dal cielo, abbiamo deciso di rimetterci in navigazione. Cercheremo di ricostruire la scuola in un terreno molto vicino alla precedente ubicazione, spostando anche la concessione a mare in un luogo più favorevole al nuovo sito, e anche più praticabile grazie a una piccola strada carrabile che arriva fino al mare.

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